Introduzione

Introduzione

"Nonostante i molti e duraturi risultati conseguiti negli ultimi anni, i colpi inflitti alla psiche delle donne in questo periodo di reazione violenta ne hanno scoraggiate parecchie distogliendole dal processo di analisi della fallocrazia e dalla ricerca di strada per uscirne.
Il terrorismo contro le donne le spinge all'amnesia e nella paura di arrivare a conoscere tutte le implicazioni del potere patriarcale; perché molte ne sanno abbastanza da rendersi conto che la vera conoscenza implica la partecipazione nell'Arte/Sapienza delle Streghe (Stregoneria) e che tale conoscenza è un crimine punibile con la morte."

"Bandite/sopite nel sonno di morte che è la condizione assegnata alle donne nel patriarcato, "dimentiche" della realtà del ginocidio, le donne reagiscono l'una contro l'altra come se fossero la causa originaria della propria oppressione.
I meccanismi da lungo tempo interiorizzati del disprezzo di sé e della violenta orizzontale vengono sfruttati dagli ingannatori, e le donne sono intrappolate/dissanguate."

"Le donne spintesi al di là di dio padre scoprono che il misticismo delle parole si intreccia col misticismo della creazione. Creare parole è un modo fondamentale di Ammaliare - Accendere le donne alle intuizioni e alle azioni che cambiano la nostra vita. Creare parole è espressione dei poteri di trasformare, di tessere significati e ritmi, di scatenare le forze/fonti Originarie. Arrangiando le parole affinché comunichino i loro significati Arcaici, le Tessitrici le liberano dalle celle dei sensi convenzionali. Lasciando le parole libere di correre insieme, le Tessitrici divengono Muse. Noi non usiamo parole; noi meditiamo parole. Le donne e le parole metaformanti hanno poteri magici, aprono vie alle memorie, trasformano spazio e tempo."

"In primo luogo c'è Negare. Come Negatrici, le Tessitrici che tessono al di là del veto di dio padre proibiscono e [...] In secondo luogo c'è Stregare. Come Streghe, le Tessitrici gettano incantesimi, pronunciando il Giudizio dei giudici. In terzo luogo c'è X-are. X è il simbolo dell'ignoto o di una quantità/qualità variabile [...] X-are significa predire l'arrivo del fattore X.

"Desidero una rivoluzione delle donne come si desidera
un amante.
Desidero così ardentemente questa libertà,
questo fine della lotta e della paura e delle bugie
che tutti esaliamo, che potrei anche morire
per la passione con cui lo desidero" (Robin Morgan)

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L'unione delle donne nella sorellanza per la liberazione sta diventando una caratteristica molto diffusa della cultura americana, e il movimento va rapidamente assumendo dimensioni mondiali.
L'unione si regge sul condiviso riconoscimento che in tutto il mondo esistono caste sessuali e che il fenomeno è sostanzialmente uguale sia in Arabia Saudita sia in Svezia. Questo sistema planetario di caste sessuali comporta l'attribuzione degli individui sin dalla nascita a gruppi gerarchicamente ordinati i cui membri hanno diseguale accesso a beni, servizi e prestigio. [...] Il sistema di casta dello sfruttamento sessuale non potrebbe perpetrarsi senza il consenso sia del sesso dominante che delle vittime, e tale consenso viene ottenuto mediante la socializzazione nei ruoli sessuali: un processo di condizionamento che inizia ad operare dal momento della nascita e che è imposto dalla maggior parte delle istituzioni [...] La religione patriarcale ha servito a perpetuare tutte queste dinamiche fraudolente definendole "naturali" e conferendo loro le proprie soprannaturali benedizioni. Il sistema è stato reclamizzato come "conforme al progetto divino" (Nota di Lunaria: si veda a Genesi il famoso anatema del creatore maschio contro la donna: "Verso tuo marito sarà il tuo istinto ed egli ti dominerà"; si veda anche San Paolo: "Il marito è capo della moglie", e poi Agostino e San Tommaso d'Aquino, con i loro commenti sulla genesi e su cosa sia la donna in rapporto all'uomo; e ancora, come cita Mary Daly, Karl Barth, nel '900, che ancora giudicava la donna ontologicamente inferiore all'uomo, come Jean Guitton, e Kilmer Myers che insisteva sul divieto del sacerdozio femminile perché "Gesù era maschio")

"Teologie ed etiche apertamente ed esplicitamente oppressive nei confronti delle donne non sono affatto confinate al passato. Il simbolismo esclusivamente mascolino per Dio, per la nozione di divina incarnazione in natura umana e per il rapporto tra gli esseri umani e Dio rafforza la gerarchia sessuale."

"è alquanto osceno preoccuparsi di giustificare un autore morto da un pezzo (Paolo) e rimproverare alle donne una pretesa mancanza di erudizione invece di occuparsi della profonda ingiustizia che la religione continua a perpetrare. La critica della donna non riguarda solo pochi brani bensì un intero universo di supposizioni sessiste. [...] Gli aspiranti pacificatori delle donne amano molto citare il testo paolino che proclama "in Cristo non c'è né maschio né femmina". Viene spontaneo rispondere che anche se fosse vero, di fatto altrove maschio e femmina sicuramente ci sono. Per di più, i fatti concreti della realtà sociale e dato il fatto che l'immagine di Cristo è maschile, ci si deve chiedere quale significato-contenuto questa frase possa mai avere" (Nota di Lunaria: la dissoluzione della femminilità, visto che cristo mantiene su di sé i soli tratti maschili E NON ASSUME quelli femminili)

"In un contesto sessista, i sistemi simbolici e gli apparati concettuali sono stati creati dai maschi; non rispecchiano l'esperienza delle donne, ma piuttosto operano nel senso di falsificare la nostra immagine di noi stesse e del nostro vissuto."

"Il metodo di liberazione comporta quindi la castrazione del linguaggio e delle immagini che perpetuano e rispecchiano le strutture di un mondo sessista. Esso castra precisamente nel senso che taglia via il sistema fallocentrico di valori imposti come patriarcato, nelle sue espressioni più sottili come in quelle più manifeste. [...] Le femministe sono abituate a sentirsi etichettare come "femmine castratrici". Alcune hanno giustamente ribattuto che se "castrare" significa sostanzialmente privare di potere, potenza, creatività, capacità di comunicare, sono proprio le donne che vengono castrate dalla società sessista"
Questo libro è stato scritto con speranza; io spero che esso rappresenti non soltanto una continuazione ma un nuovo inizio. Sicuramente non è l'Ultima Parola; ma in quanto genera la parola giusta, qualcuno lo ascolterà, perché la parola giusta ha in sé il potere della realtà."